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Sull’importanza e sull’impatto di un sistema di Equity Control

Il prossimo 24 settembre, a Venezia, nella splendida cornice di un chiostro settecentesco, avrà luogo la nuova edizione della giornata dedicata ai Sistemi di Controllo sull’Equity Line. Quando, ormai diversi anni orsono, abbiamo iniziato a proporre questo percorso, eravamo dubbiosi sull’impatto che un corso che non fornisse direttamente trading system pronti all’uso avrebbe avuto, in particolar modo su chi non avesse una grande esperienza in materia. All’inizio, infatti, si è portati a pensare che possedere dei buoni sistemi di trading sia tutto, rappresenti la garanzia di un successo continuativo e di una relativa tranquillità. Tuttavia la mutevolezza dei mercati ed il gioco delle maree, che svuotano di valore determinati setup per poi magari restituire loro efficienza monetaria in futuro, hanno dato una chiara indicazione di cosa sia realmente importante per chi voglia conseguire un guadagno crescente nel tempo.

Oggi “Equity Control” è divenuto a ragione il nostro corso più ambito dai professionisti del trading sistematico e siamo lieti di aver visnto la scommessa.

Un singolo sistema di trading, infatti, rimane profittevole, al netto di tutti i costi fissi che fanno parte del bilancio di un trader (slippage, commissioni, capital gain ecc.), in quanto capace di intercettare una inefficienza statistica presente su un determinato mercato. Ma queste inefficienze, che ci regalano un vantaggio statistico, possono essere di varia natura, persino casuali in alcuni casi e questo porta ad una considerazione che può fare la differenza tra la sopravvivenza o l’estinzione di un trader: tali “anomalie” sono destinate ad essere riassorbite. In altre parole il nostro sistema, nella migliore delle ipotesi, continuerà a produrre profitti per un certo periodo di tempo, finché, non è noto quando ciò possa accadere, non sarà più in grado di coprire i costi fissi e inizierà a perdere denaro.

Per ovviare da un punto di vista probabilistico a questo fenomeno, diventa fondamentale, per un trader sistematico che si rispetti, avere un protocollo operativo che dica quando smettere di operare con un sistema e quando, eventualmente, riprendere a seguirlo con denaro reale.

Le possibilità sono pressoché infinite, proprio come lo sono i sistemi per operare su uno specifico mercato. Stiamo infatti parlando di un vero e proprio trading system che decida quado e se operare con un secondo trading system iniziale.

Durante questi anni abbiamo sondato varie possibilità, spaziando tra sistemi di inibizione statici e dinamici, a matrice statistica o utilizzando concetti propri dell’analisi tecnica, per giungere ad un piccolo e selezionato gruppo di sistemi di “Equity Control” che si sono dimostrati efficaci nel controllo di svariati mercati dalle caratteristiche più varie e per molti anni.

Di seguito, in verde, possiamo osservare l’equity line di un sistema di breakout appesantito da slippage e commissioni e a scendere alcuni dei principali sistemi di controllo (abbiamo campionato solo le principali categorie) che utilizzano le logiche che verranno spiegate durante la giornata in programma a Venezia.

Fig.1: equity originaria di un sistema di breakout su Gold Future in verde ed equity controllate con differenti criteri di inibizione e riattivazione.

Quello che salta immediatamente all’occhio è che, a meno di eccezioni fortuite, normalmente un sistema di controllo paga un premio di assicurazione al mercato, che si traduce in un minor guadagno potenziale, a fronte, però, di un rischio più contenuto. Analizzando, ad esempio, l’ammontare monetario del Max Draw Down (la massima ricorrezione storica), vediamo come alcune soluzioni promettano un abbattimento del rischio rispetto ad altre.

Fig.2: Distribuzione del Max Draw Down.

Vediamo un secondo esempio su un sistema trend follower:

Fig.3: equity originaria di un sistema trend follower sui metalli in verde ed equity controllate con differenti criteri di inibizione e riattivazione.

Anche in questo caso nessuno dei sistemi di controllo sembra in grado di generare un profitto finale maggiore dell’originale (in verde), tuttavia è evidente il guadagno in termini di time at market e di ricorrezione media e massima in almeno tre delle correzioni proposte.

Cosa accade se correggiamo l’andamento di un sistema genetico?

Fig.4: equity originaria di un sistema genetico che opera su Emini S&P500 Future in verde ed equity controllate con differenti criteri di inibizione e riattivazione.

La maggiore regolarità, propria di questo tipo di sistemi, genera un minor numero di interventi delle varie tipologie di controllori, che mostrano dunque una varianza minore.

Un’ultima considerazione: sappiamo bene come tirare le somme su un sistema di controllo, sulla base degli interventi effettuati sui dati di backtesting, non sia la scelta migliore e come possa portare a risultati instabili. Quello che facciamo allora è prendere soltanto i trade out of sample (realmente effettuati successivamente al periodo di addestramento e di creazione del trading system), ricombinandoli in modo casuale e aggiungendo una componente di rumore che simuli il cambiamento potenziale delle condizioni di mercato. Questo ci consentirà di valutare con maggiore rigore il buon funzionamento delle varie tipologie di sistemi di controllo.

Ecco un esempio di ciò che è possibile ottenere:

Fig.5: sistemi di controllo a confronto su equity out of sample rimescolata (shuffle Montecarlo) e con aggiunta del 30% di rumore casuale per ciascun trade.

Si può vedere molto bene come alcuni criteri di controllo scontino un premio minore a parità di rischio atteso e come gli ultimi protocolli nella parte inferiore della figura portino ad una snaturazione inaccettabile dello shape della curva originaria.

Fig.6: una misura oggettiva della bontà di un sistema di controllo.
Fig.7: il rischio atteso come Max Draw Down.
Fig.8: il premio ossia la differenza tra il profitto originario e quello generato da ciascun sistema di controllo.

Per chi volesse approfondire queste tematiche e conoscere quello che è lo stato dell’arte dei sistemi di controllo da noi adottati anche su portafogli personali e portarsi a casa i codici easy language pronti all’uso per gestire in autonomia un portafoglio di trading system, può fare richiesta ad info@gandalfproject.com per gli ultimi posti disponibili alla giornata “Equity Control” che si terrà a Venezia (centro storico, zona Accademia) domenica 24 settembre 2017.

Ci vediamo a Venezia!

Giovanni Trombetta

Head of Research & Development Gandalf Project

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