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Sistema Gap Filler e Leviathan su E-mini S&P500 Future

Oggi desidero presentarvi due trading system inediti che si avvalgono rispettivamente di una logica “tradizionale” e di una logica a “pattern genetico”.

Iniziamo dal primo dei due sistemi, il Gap Filler e più in particolare valuteremo le sue performance in una sua declinazione su E-mini S&P500 Future, su granularità ad un minuto e filtri su time frame giornaliero. 
L’idea è piuttosto semplice: si desidera comprendere se esista un vantaggio nell’andare contro trend, qualora la sessione di trading si apra in Gap o in Lap. La differenza consiste nel fatto che se l’apertura si attesta al di sopra del massimo giornaliero precedente o al di sotto del minimo giornaliero precedente, si parla rispettivamente di Gap Up o Gap Down, mentre se l’apertura risulta compresa tra il massimo giornaliero precedente e chiusura giornaliera precedente o tra minimo giornaliero precedente e chiusura giornaliera precedente, si parla di Lap Up o Lap Down.
Il sistema gestisce la posizione con uno stop loss e un target monetario e ha alcune condizioni di setup personalizzate per ciascuno dei quattro scenari (Gap Up, Gap Down, Lap Up, Lap Down).

Diamo uno sguardo al Performance Report di Tradestation su un periodo di 14 anni:

Fig.1: Equity Curve Close to Close dal 2000 al 2015.

Se passiamo alla rappresentazione temporale otteniamo il grafico di figura 2:

Fig.2: Equity Curve dal 2000 al 2015.

Si può notare una generale regolarità delle performance anno su anno, con una tendenza al miglioramento negli ultimi cinque anni. La cosa di per se non avrebbe grande valore se non fosse che il sistema è stato ottimizzato soltanto fino al 2010.

Se avviciniamo la nostra lente di ingrandimento proprio sull’ultimo periodo di 5 anni, otteniamo l’equity line di figura 3:

Fig.3: Equity Curve dal 2010 al 2015.

Trattandosi di un sistema che opera su un’inefficienza in apertura di sessione, non ci aspettiamo guadagni enormi, ma diamo comunque un’occhiata alle metriche.

Fig.4: Metriche del sistema Gap Filler su E-mini S&P500.

In termini statistici notiamo una generale miglior resa delle operazioni short rispetto a quelle al rialzo. Il profit factor passa da 2.08 a 1.63 e la percentuale di trade vincenti (che si traduce in un miglior confort psicologico) varia dal 78.26% al 71.79%, due valori comunque di tutto rispetto.

Per quanto riguarda il profilo di rischio diamo un’occhiata all’intraday peak to valley drawdown:

Fig.5: Draw Down del sistema Gap Filler su E-mini S&P500.

Un valore decisamente sostenibile di -2287 $, soprattutto se comparato allo strumento che stiamo utilizzando.

Passiamo quindi ad un secondo sistema, il Leviathan, che operi solo al ribasso sempre su E-mini S&P500 Future, ma su time frame daily. Abbiamo ottenuto tale sistema mediante machine learning (software Gandalf). L’architettura si avvale di una serie di pattern genetici in grado di aprire e chiudere di volta in volta la posizione. Per chi non sia avvezzo lavorare su tale strumento finanziario, possiamo aggiungere come non sia semplicissimo ottenere un trading system solo short sui future degli indici azionari.

Ma perché può essere così importante trovare un sistema ribassista su E-mini S&P500 Future?

Innanzitutto perché permette di neutralizzare o compensare l’esposizione di un portafoglio azionario, che tipicamente ha una parziale o completa componente al rialzo. Affiancare ad un portafoglio di questo tipo un sistema che possa guadagnare nelle fasi in cui gli indici azionari declinino i propri corsi, può portare ad una generale regolarizzazione dell’equity di portafoglio.

In figura 6 possiamo apprezzare l’equity line close to close di tale sistema:

Fig.6: Equity Close to Close su E-mini S&P500.

L’andamento a “gradoni” è tipico di un sistema monodirezionale. Possiamo verificare tale dinamica anche osservando l’equity line a tempo:

Fig.7: Equity line a tempo su E-mini S&P500.

Le fasi in cui tale sistema strappa al rialzo sono proprio quelle in cui i mercati azionari registrano le maggiori flessioni, come è accaduto nel 2008.

Fig.8: Metriche del sistema su E-mini S&P500.

Il Profit Factor è di 2.77, la percentuale dei trade vincenti è superiore al 50% (il 57% è un buon valore per un sistema che deve colmare i draw down sui portafogli azionari) e il rapporto tra rendimento e rischio è di 2.06. L’average trade è di 267 $.

Fig.9: Metriche del sistema su E-mini S&P500.

Il massimo draw down intraday risulta essere di -4472 $.

Abbiamo visto due sistemi, molto diversi tra di loro, che lavorano entrambi sull’ E-mini S&P500 Future. Il primo opera bidirezionalmente in intraday su barre ad 1 minuto ed il secondo effettua soltanto operazioni al ribasso su barre daily. Il vantaggio offerto dall’utilizzo congiunto di questi due sistemi è dato dalla profonda decorrelazione tra le due curve di equity, decorrelazione che è il prodotto dell’utilizzo su differenti time frame e della logica delle due metodologie.

Buon Trading!

Giovanni Trombetta

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