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Il peso della Volatilità

Uno dei temi più dibattuti tra gli addetti ai lavori (devo dire prevalentemente tra operatori non istituzionali, dato che i professional hanno le idee piuttosto chiare) è quello di commisurare il rischio per singola operazione alla volatilità di periodo oppure al money management di portafoglio. Il dilemma, che come vedremo non è tale, consiste nel preferire l’associazione di uno stop loss che tenga conto dell’aumento e della diminuzione periodica del “respiro di mercato” o meno. Tale scelta dipende da molti fattori legati all’opportunità e alle regole di ingaggio che abbiamo sul mercato di riferimento.

Vediamo un esempio concreto.

Uno dei sistemi quantitativi (non AI) più longevi che abbiamo costruito negli anni (da un’idea di David Bean) è un Gap Filler che opera sulla sessione cash dell’Emini S&P500 Future. Si tratta di un sistema adatto a piccoli portafogli che, nella sua versione statica, rischia uno stoploss di 450 $ ad operazione, per un target più contenuto di 250 $. Concentriamoci sulla “forma” dell’equity line di tale sistema (ad operazioni chiuse) utilizzato con un unico contratto.

Si tratta di un sistema estremamente regolare, almeno fino ad aprile 2019. Successivamente notiamo una lunga area lateral-ribassista dell’equity line, in cui il trading system non è più in grado di raggiungere nuovi massimi. Un banale sistema di Equity o Performance Control è in grado di arrestare l’operatività in tali condizioni, ad esempio utilizzando il mancato raggiungimento di nuovi massimi per oltre il doppio del ritardo medio storico (Average Delay Between Peaks). Sistemi più articolati possono raggiungere anche una efficacia ed una tempestività maggiore, ma non è nostra intenzione indagare in questo articolo questi aspetti (se interessa trattiamo in profondità tali argomenti nel corso “Equity e Performance Control” in partenza il prossimo 18 aprile in modalità completamente online e interattiva). Diamo uno sguardo anche alla curva ad operazioni aperte, per apprezzare maggiormente l’entità delle ricorrezioni reali.

In particolare, possiamo commisurare il draw down monetario alla capitalizzazione del nostro conto di trading. Abbiamo -3000 $ di Max Open Draw Down con un valor medio che balla nell’intorno a -1100 $. Su un conto da 50000 $, ad esempio, il valor medio cuba il 2.2% di ricorrezione. 
Vediamo adesso la distribuzione dei trade prima sul Maximum Adverse Excursion e successivamente approfondendo l’insieme delle sole operazioni negative.

Si noti il “cap” dei trade che vanno a target a 250 $ di profitto.

Nell’ultima immagine vediamo invece in basso i trade che si chiudono in perdita per stop loss a -450$. Questo plateau definisce bene la sofferenza del sistema. Vediamo come tutto ciò si declini nel profitto annuale.

Il sistema senza Equity Control ha fatto registrare una perdita di -1787 $ nel solo 2019 ed è tuttora inibito per Equity Control.

Ma qual è il limite di un tale approccio “statico”?

Ovviamente quello di non commisurare il rischio per singola operazione alla volatilità di periodo. Una seconda versione di tale sistema prevede di permettere di ampliare il target e lo stop sulla base della volatilità di periodo. Interessante studiare come abbia reagito la curva di equity a tale modifica (due righe di codice).

In questa seconda versione (fornita ai corsisti de “L’Officina dei Trading System”) possiamo notare come le ultime settimane abbiano generato un paio di outliers interessanti, in grado di riaccendere il sistema dopo un profondo draw down. In pratica la volatilità che è esplosa durante la crisi covid19 ha permesso in questo caso al sistema di raggiungere nuovi massimi, cosa che non era accaduta con la modalità statica che, per così dire, soffriva soltanto l’aumento di volatilità.

Ma vanno notati due aspetti: se è vero che allargare stop e target in modo adattivo ha permesso un rapido recupero della curva dei profitti, è anche vero che gli stessi elementi di progetto hanno determinato una discesa più brusca che ha portato ad un Max Draw Down di -8000 $ con un valor medio di -2400 $. Sul medesimo portafoglio di 50000 $ ciò corrisponde al 4.8% di rischio, più del doppio del caso statico.

Sulla diagonale del grafico di Maximum Adverse Excursion possiamo vedere i trade che abbiano chiuso sul minimo di escursione. La minima quantità per prendere profitto di 350 $ è visibile nel cap superiore (in verde). Se a questo punto visioniamo la distribuzione dei trade in perdita, vediamo delle aree di outliers decisamente più profonde di prima.

Se è vero che i losing trades sono più profondi vale lo stesso, con accezione positiva, per i winning trades.

Confrontiamo infine i profitti annuali con quelli visti nel caso del sistema statico.

Ad una perdita di -6312 $ nel 2019 corrisponde una ripresa di 5600 $ nei primi 3 mesi del 2020.

Dunque, quale soluzione preferire e che lezione arriva da tutto questo?

Sintetizzando “la coperta è corta”: più tendiamo verso ampi profitti (rendendo adattivo il sistema alla volatilità), più in generale aumenteremo il livello di rischio nominale. Il vantaggio è un recupero più repentino nei momenti in cui il sistema ridiventa sincrono al mercato di riferimento.

Da un punto di vista puramente accademico un sistema adattivo sulla volatilità appare “superiore” da un punto di vista concettuale. Tuttavia, prima di fare la scelta finale, è opportuno fare i conti con la capienza monetaria del proprio portafoglio.

Per chi fosse interessato abbiamo creato una due giorni per costruire sistemi in Easylanguage/Powerlanguage su Commodity e proteggerli con Equity e Performance Control: abbiamo aperto il bundle “L’Officina dei Trading System” + “Sistemi di Equity & Performance Control”  al prezzo promozionale di 1380 € + IVA (690 € contro 990 € a prodotto). Si tratta di un percorso completo per utenti Tradestation e Multicharts per essere autonomi nella creazione di trading system intraday e multiday e nella loro protezione durante fasi anomale come quella che stiamo vivendo. Chi fosse interessato può scriverci una email ad info@gandalfproject.com e prenotare un colloquio privato e senza impegno con uno dei docenti. Ricordo che sabato 18 aprile è prevista la diretta del corso “Sistemi di Equity e Performance Control”, mentre “L’Officina dei Trading System” è disponibile da subito alla visione.

Have a good trade!

Giovanni Trombetta

Head of Research & Development Gandalf Project

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